Curiosità su Ferrara, Portomaggiore e Argenta

L'Emilia è una terra ricca di cultura, storia e natura, dove ogni angolo nasconde racconti affascinanti e leggende: ti accompagnamo a scoprire di più sui territori di Ferrara, Portomaggiore e Argenta.

Esplora con noi i segreti di questi luoghi ricchi di fascino e tradizione.

FERRARA DA SCOPRIRE

Ferrara

Ferrara, città d’arte dell’Emilia-Romagna, è un gioiello rinascimentale sospeso nel tempo. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è conosciuta per la sua eleganza discreta, le antiche mura ancora intatte e l’armonia urbanistica voluta dagli Estensi, la famiglia che la rese una delle corti più raffinate d’Europa. Il centro storico, attraversato da tranquille piste ciclabili, custodisce tesori come il Castello Estense, la Cattedrale e il Palazzo dei Diamanti. Ferrara è anche una città vivace dal punto di vista culturale, con eventi di richiamo come il Festival di Internazionale e il Buskers Festival. Passeggiare per Ferrara significa immergersi in una dimensione colta, accogliente e autentica.

Rotonda Foschini

La Rotonda Foschini è uno degli angoli più affascinanti e scenografici di Ferrara, nascosto nel cuore del centro storico. Si tratta di un elegante cortile ellittico, racchiuso da un’armoniosa struttura neoclassica, situato sul retro del Teatro Comunale. Progettata alla fine del Settecento dall’architetto Antonio Foschini, da cui prende il nome, la rotonda doveva essere l’ingresso monumentale al teatro, ma col tempo è diventata uno spazio silenzioso e raccolto, quasi segreto.

La sua particolare forma ovale, le simmetrie architettoniche e il gioco di luci e ombre la rendono un luogo amatissimo da fotografi, registi e visitatori in cerca di bellezza nascosta. Di sera, con le luci soffuse e l’eco dei passi sul selciato, la Rotonda Foschini si trasforma in uno spazio magico, sospeso tra storia e suggestione.

Teattro Comunale di Ferrara

Il Teatro Comunale di Ferrara, intitolato a Claudio Abbado, è uno dei principali centri culturali della città e un simbolo della sua lunga tradizione musicale. Situato nel cuore del centro storico, accanto alla scenografica Rotonda Foschini, fu inaugurato nel 1798 su progetto degli architetti Antonio Foschini e Cosimo Morelli. La sua facciata sobria ed elegante introduce a un interno ricco e raffinato, con una sala a ferro di cavallo, cinque ordini di palchi e un'acustica eccellente, ideale per la musica sinfonica, l'opera e il teatro.

Il teatro è sede di una vivace stagione artistica che spazia dall’opera lirica alla prosa, dalla danza alla musica contemporanea, con una particolare attenzione alla qualità e alla sperimentazione. Dal 2014 porta il nome di Claudio Abbado, il grande direttore d’orchestra che contribuì profondamente alla vita culturale della città. Il Teatro Comunale di Ferrara è oggi un punto di riferimento per la scena culturale italiana, capace di coniugare tradizione e innovazione in un contesto storico di grande fascino.

Castello Estense

Castello FerraraIl Castello Estense è il simbolo indiscusso di Ferrara, un’imponente fortezza medievale che domina il centro della città con i suoi quattro massicci torrioni e il fossato ancora colmo d’acqua. Costruito nel 1385 su volere di Niccolò II d’Este come struttura difensiva per proteggere la famiglia ducale, il castello si è trasformato nel corso dei secoli in una sontuosa residenza rinascimentale.

All’interno si possono visitare gli appartamenti ducali, le prigioni sotterranee, le cucine e le eleganti sale affrescate, che raccontano la storia degli Estensi, una delle corti più raffinate d’Europa. Dalle terrazze e dalle torri si gode di una vista spettacolare sulla città. Il Castello Estense è oggi sede di mostre, eventi culturali e percorsi museali, ed è uno dei luoghi più visitati dell’Emilia-Romagna. Suggestivo di giorno, affascinante di notte, rappresenta l’anima storica e artistica di Ferrara.

Il Palazzo Schifanoia

Il Palazzo Schifanoia è uno dei gioielli rinascimentali di Ferrara, famoso per il suo straordinario ciclo di affreschi e per il significato simbolico racchiuso nel suo stesso nome: “schivar la noia”, ovvero luogo di svago e delizia per la corte estense. Fu costruito nel XIV secolo e ampliato da Borso d’Este nel Quattrocento, che lo trasformò in una raffinata residenza di rappresentanza.

Il capolavoro assoluto del palazzo è il Salone dei Mesi, un ambiente maestoso affrescato da artisti dell’Officina ferrarese — tra cui Cosmé Tura, Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti — che celebra la vita di corte attraverso un complesso programma iconografico ispirato all’astrologia, alla mitologia e alle attività stagionali.

Il palazzo ospita oggi ill Museo Schifanoia, che custodisce opere d’arte, sculture, codici miniati e oggetti che raccontano la storia e il prestigio culturale della Ferrara estense. Visitare Palazzo Schifanoia significa entrare in un mondo raffinato, colto e visionario, specchio della grandezza del Rinascimento ferrarese.

Il Palazzo dei Diamanti

Palazzo dei Diamanti

Il Palazzo dei Diamanti è uno dei capolavori dell'architettura rinascimentale italiana e un simbolo distintivo di Ferrara. Situato nel cuore del Quadrivio degli Angeli, lungo corso Ercole I d’Este, fu progettato nel 1493 dall’architetto Biagio Rossetti per conto di Sigismondo d’Este, fratello del duca Ercole I.

Il palazzo deve il suo nome al caratteristico rivestimento esterno: circa 8.500 blocchi di marmo bianco con venature rosa, scolpiti a forma di punte di diamante. Questa particolare lavorazione crea un suggestivo gioco di luci e ombre che varia durante il giorno, conferendo all'edificio un aspetto dinamico e affascinante.

All'interno, il palazzo ospita la Pinacoteca Nazionale di Ferrara, situata al piano nobile, che conserva una ricca collezione di opere della scuola ferrarese dal Duecento al Settecento, con capolavori di artisti come Cosmè Tura, Ercole de’ Roberti e Benvenuto Tisi da Garofalo. Al piano terra si trova uno spazio espositivo dedicato a mostre temporanee di rilievo internazionale, organizzate da Ferrara Arte.

Il Palazzo dei Diamanti rappresenta non solo un esempio straordinario di architettura rinascimentale, ma anche un centro culturale vivo, che continua a ospitare eventi e mostre di grande prestigio.

Piazza Ariostea

Piazza Ariostea

Piazza Ariostea è una delle piazze più iconiche di Ferrara, situata nel cuore dell'Addizione Erculea, l'ampliamento urbanistico voluto da Ercole I d’Este nel XV secolo. Originariamente chiamata "Piazza Nuova", fu progettata dall'architetto Biagio Rossetti come nuovo centro cittadino, con l'intento di dotare la città di un punto di aggregazione autonomo. 

La piazza ha una forma rettangolare con un anello centrale ribassato, realizzato nel 1933 per ospitare le corse del Palio di Ferrara, che si tengono ancora oggi e sono considerate le più antiche d'Italia, risalenti al 1279.

Al centro della piazza si erge una colonna cinquecentesca, originariamente destinata a sostenere una statua equestre di Ercole I d'Este. Dopo varie vicissitudini, nel 1833 la colonna fu sormontata dalla statua di Ludovico Ariosto, in occasione del terzo centenario della morte del poeta. La statua, realizzata da Francesco e Mansueto Vidoni su disegno di Francesco Saraceni, rappresenta Ariosto in abiti rinascimentali, con una corona d'alloro e una lira. 

La piazza è incorniciata da edifici storici, tra cui il Palazzo Strozzi Bevilacqua, costruito tra il 1494 e il 1499, e il Palazzo Massari, noto anche come Palazzo Rosso, che ospita il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara. 

Oggi, Piazza Ariostea è un luogo di ritrovo per cittadini e turisti, ospitando eventi culturali e manifestazioni, tra cui il Ferrara Summer Festival.

Via delle Volte

Via delle Volte

Via delle Volte è una delle strade più suggestive e iconiche di Ferrara, situata nel cuore del centro storico e testimone del passato medievale della città. Deve il suo nome ai numerosi archi, o “volte”, che la attraversano, unendo gli edifici sui due lati della via. Questi passaggi coperti, realizzati tra il XIII e il XV secolo, collegavano le abitazioni delle famiglie mercantili ai magazzini situati lungo l’antico corso del fiume Po, prima della sua deviazione.

Un tempo arteria vitale del commercio cittadino, Via delle Volte rappresentava l’asse principale della Ferrara medievale, dove convivevano attività artigiane, mercati e traffici fluviali. Oggi conserva intatto il suo fascino antico, con le sue pavimentazioni in ciottoli e gli edifici in mattoni a vista che raccontano secoli di storia.

Lunga circa due chilometri, si snoda tra luci e ombre, scorci silenziosi e atmosfere rarefatte, specialmente nelle giornate nebbiose. Passeggiarvi è come compiere un viaggio nel tempo, alla scoperta di una Ferrara segreta e autentica, lontana dai circuiti più turistici ma carica di memoria e bellezza.

Quartiere ebraico

Il quartiere ebraico di Ferrara è uno dei luoghi più significativi e ricchi di storia della città, situato tra Via Mazzini, Via Vignatagliata, Via Vittoria e Via della Vittoria. È il cuore dell’antica presenza ebraica a Ferrara, documentata fin dal XII secolo, e diventata particolarmente rilevante sotto la protezione degli Estensi, che garantirono agli ebrei un clima di relativa tolleranza e libertà, raro per l’epoca.

Passeggiare per le sue stradine strette e silenziose, tra edifici in mattoni e portoni segnati dal tempo, significa entrare in una dimensione sospesa, dove la memoria si intreccia alla vita quotidiana. In questo quartiere vissero famiglie, mercanti, intellettuali e artisti ebrei che contribuirono allo sviluppo culturale ed economico della città. Tra questi spicca la figura di Giorgio Bassani, che proprio qui ambientò molte pagine del suo celebre romanzo Il giardino dei Finzi-Contini.

Al centro del quartiere si trova l’antica sinagoga, parte dell’attuale Museo Ebraico, che conserva oggetti liturgici, documenti e testimonianze della lunga storia della comunità ebraica ferrarese. Il quartiere è oggi un luogo di grande suggestione, in cui storia, cultura e memoria convivono in un’atmosfera intima e toccante.

Ferrara Buskers Festival

Il Ferrara Buskers Festival è il più grande evento internazionale dedicato agli artisti di strada, che ogni anno, a fine agosto, trasforma il centro storico di Ferrara in un enorme palcoscenico all’aperto. Nato nel 1988, richiama musicisti, giocolieri, acrobati e performer da tutto il mondo, che si esibiscono gratuitamente tra piazze, vie e cortili rinascimentali della città.

L’atmosfera è vivace e coinvolgente: ogni angolo risuona di musica e creatività, mentre il pubblico si muove liberamente tra le performance, creando un contatto diretto e spontaneo con gli artisti. Non si tratta solo di uno spettacolo, ma di un'esperienza collettiva che celebra l’arte come espressione libera e accessibile a tutti.

Con centinaia di spettacoli ogni giorno, workshop, laboratori e iniziative culturali, il Ferrara Buskers Festival è un evento unico, capace di fondere l’anima storica della città con l’energia contemporanea dell’arte di strada. Una festa colorata, partecipata e popolare, che anima Ferrara con suoni, luci ed emozioni per tutta la durata del festival.

Casa di Ludovico Ariosto

La Casa di Ludovico Ariosto è un luogo simbolico della cultura ferrarese, situata in Via Ariosto 67, poco distante dal centro storico. Il celebre poeta vi abitò stabilmente a partire dal 1529, negli ultimi anni della sua vita, dopo aver trascorso molto tempo tra Roma, la Garfagnana e Mantova al servizio degli Estensi. In questa dimora visse serenamente e vi curò la terza e definitiva edizione dell’Orlando Furioso, pubblicata nel 1532.

La casa, sobria ed elegante, riflette il carattere riservato e colto di Ariosto. Conserva ancora l’atmosfera di una residenza rinascimentale, con ambienti semplici ma suggestivi. All’interno si trova un piccolo museo che ripercorre la vita e l’opera dell’autore attraverso ritratti, edizioni storiche, lettere e cimeli.

Nel giardino e nella quiete della casa si respira ancora oggi l’eco della poesia ariostesca. È un luogo intimo, raccolto, che invita alla riflessione e al contatto diretto con uno dei più grandi autori della letteratura italiana. Visitarla significa avvicinarsi non solo all’uomo Ariosto, ma anche alla Ferrara umanista che ne fu culla e ispirazione.

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ARGENTA DA PEDALARE

Argenta

Argenta è un affascinante comune della pianura ferrarese, immerso tra corsi d’acqua, aree naturali protette e paesaggi tranquilli. È la meta ideale per chi cerca relax, natura e itinerari tra storia e biodiversità. Il territorio ospita antichi tesori come la Pieve di San Giorgio, la più antica chiesa del ferrarese, e si estende fino alle suggestive Valli di Campotto, cuore del Parco del Delta del Po. Argenta è anche cultura, con musei, eventi e tradizioni che raccontano un passato ricco e un presente vivace. La cucina locale esalta i sapori semplici e autentici della campagna emiliana. È un luogo dove storia, natura e accoglienza si intrecciano in un’esperienza genuina, ideale per riscoprire il ritmo lento e profondo della terra.

Delizia di Benvignante

La Delizia di Benvignante è una raffinata residenza rinascimentale immersa nella campagna di Argenta, circondata da campi, filari e silenzi antichi. Un tempo dimora di svago per gli Estensi, oggi conserva intatto il fascino del passato. Il suo elegante profilo, tra torri e mura, racconta storie di corte, cacce e momenti di quiete. Passeggiare attorno alla Delizia è un’esperienza che unisce arte, architettura e paesaggio rurale. Un luogo dove il tempo sembra rallentare, perfetto per chi cerca bellezza, storia e armonia con la natura.

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Valli del Po

Le Valli di Argenta sono un paradiso naturale nel cuore del Parco del Delta del Po, dove acqua, cielo e terra si fondono in un paesaggio di straordinaria quiete. Canali, specchi d’acqua e canneti ospitano una ricca varietà di uccelli, rendendo questo luogo ideale per il birdwatching e la fotografia naturalistica. Sentieri e percorsi ciclabili attraversano un ambiente suggestivo, perfetto per escursioni lente e rigeneranti. Qui la natura domina incontrastata, offrendo silenzi profondi e atmosfere che cambiano con le stagioni. Le Valli di Argenta sono il luogo giusto per chi cerca un legame autentico con l’ambiente e un’esperienza immersiva tra biodiversità e bellezza.

Riserva Naturale delle Valli di Campotto 

La Riserva Naturale delle Valli di Campotto si trova nel territorio di Argenta, in provincia di Ferrara, e si estende per circa 1.600 ettari. È una delle aree umide più importanti del Parco del Delta del Po, formata da bacini idrici, prati allagati e il Bosco del Traversante. Tra paesaggi acquatici e sentieri immersi nel verde, è il luogo ideale per chi cerca natura incontaminata, silenzi profondi e incontri ravvicinati con la biodiversità. Un angolo prezioso dove l’Emilia-Romagna mostra il suo lato più selvatico e autentico.

Bosco del Traversante

Il Bosco del Traversante è uno degli ultimi lembi di foresta igrofila della Pianura Padana, situato tra le casse di espansione di Campotto e Vallesanta, nel territorio di Argenta. Si estende per circa 150 ettari e rappresenta un ecosistema raro e prezioso, con vegetazione che alterna arbusti e alberi imponenti, adattati a un ambiente periodicamente allagato. Questo bosco è accessibile esclusivamente tramite visite guidate organizzate dal Museo delle Valli, a piedi o in bicicletta, per garantire la tutela di un habitat unico e delicato. È un luogo ideale per chi desidera scoprire la natura più autentica e silenziosa del Delta del Po.

Museo delle Valli di Argenta

Il Museo delle Valli di Argenta, ospitato nel suggestivo Casino di Campotto, è un luogo dove storia e natura si incontrano. Attraverso esposizioni che raccontano la vita delle comunità locali e l’evoluzione del paesaggio, il museo svela il legame profondo tra uomo e ambiente. È la porta d’accesso ideale per scoprire le Valli di Argenta e il Bosco del Traversante, offrendo un’esperienza educativa e immersiva. Un luogo che celebra la biodiversità e le tradizioni rurali, perfetto per chi vuole comprendere e apprezzare l’anima autentica di questo territorio.

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Museo della Bonifica di Argenta

Il Museo della Bonifica di Argenta è ospitato nell’antico Impianto Idrovoro di Saiarino, un’imponente struttura in stile liberty. Il museo racconta la storia della trasformazione del territorio attraverso la bonifica delle terre, con macchinari storici e testimonianze sull’ingegneria idraulica. È un luogo che celebra l’ingegno umano e il legame tra uomo e ambiente, perfetto per chi vuole capire come la natura e la tecnologia abbiano plasmato questa zona della pianura emiliana.

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La Chiesa di San Nicolò

La Chiesa di San Nicolò, conosciuta anche come Duomo di Argenta, è il cuore spirituale della cittadina. Le sue origini risalgono all'VIII secolo, ma fu consacrata nel 1122. Nel 1500 l'edificio fu ricostruito in stile rinascimentale e consacrato nel 1577. Dopo essere stata distrutta dai bombardamenti del 1945, la chiesa fu ricostruita e inaugurata nel 1954. Oggi si presenta con una struttura a tre navate e ospita la tomba di Don Giovanni Minzoni, sacerdote martire ucciso nel 1923, visitata da personalità come Papa Giovanni Paolo II e il Presidente Sergio Mattarella. Sul sagrato si trova un monumento in bronzo dedicato a Don Minzoni, realizzato nel 1973. La chiesa è accessibile al pubblico e rappresenta un luogo di culto e memoria storica per la comunità argentana.

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Pieve di San Giorgio

La Pieve di San Giorgio, situata nel comune di Argenta, è il monumento più antico della provincia di Ferrara, risalente al 569 d.C. Fondata per volere dell’arcivescovo di Ravenna Agnello, si trova sulle rive del fiume Reno, immersa in un parco che fa parte del Parco regionale del Delta del Po. La chiesa, originariamente a tre navate, conserva un suggestivo portale romanico del 1122 con raffigurazioni medievali e tracce di affreschi bizantini. Un luogo di grande storia e spiritualità, perfetto per chi ama l’arte e la natura.

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PORTOMAGGIORE DA VISITARE

Portomaggiore

Portomaggiore è un tranquillo comune immerso nella pianura ferrarese, dove la storia e la natura si intrecciano con la vita quotidiana. Il suo territorio, ricco di campagne coltivate e piccoli corsi d’acqua, offre un paesaggio rurale autentico e rilassante. Le tradizioni agricole si fondono con un tessuto culturale vivace, fatto di feste locali e momenti di comunità. Portomaggiore è un luogo ideale per chi ama scoprire la semplicità e la genuinità di una realtà autentica, lontana dal caos, dove la terra racconta storie antiche e la natura accompagna ogni passo.

Delizia Estense del Verginese

La Delizia Estense del Verginese, situata a Gambulaga di Portomaggiore, è un esempio raffinato di architettura rinascimentale estense. La residenza si presenta come un vero e proprio castello, con una pianta quadrangolare coronata da quattro torri angolari che ne sottolineano la struttura difensiva ma anche l’eleganza. Le facciate sono arricchite da dettagli tipici del Rinascimento, come cornici in pietra, finestre con archi a tutto sesto e decorazioni sobrie ma ricercate. All’interno, gli spazi sono pensati per coniugare funzionalità e comfort, riflettendo lo stile di vita aristocratico dell’epoca. Il Brolo, il giardino produttivo che circonda la Delizia, completa l’insieme con un disegno geometrico e simmetrico tipico dei giardini rinascimentali, offrendo un equilibrio armonioso tra architettura e natura. Questo complesso è un viaggio nel tempo che permette di apprezzare l’arte e l’ingegno degli Estensi, in un contesto di grande fascino e serenità.

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Le Anse Vallive di Porto

Le Anse Vallive di Porto, nel comune di Portomaggiore, sono un’oasi naturalistica di oltre 50 ettari tra le antiche Valli del Mezzano. Tra canneti e specchi d’acqua trovano rifugio numerose specie di uccelli, come cicogne e oche selvatiche. Sentieri ad anello e punti di osservazione rendono questo luogo perfetto per il birdwatching e le passeggiate nella quiete. È un angolo autentico di natura, dove biodiversità e silenzio si incontrano.

La Collegiata di Santa Maria Assunta 

La Collegiata di Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto di Portomaggiore, con origini che risalgono al X secolo. Ricostruita negli anni '50 su progetto dell'architetto Giuseppe Vaccaro, dopo la distruzione causata dai bombardamenti del 1945, la chiesa presenta una facciata moderna con bande orizzontali e medaglioni bronzei. All'interno, opere d'arte come una terracotta policroma del XV secolo raffigurante il Cristo sofferente e una pala seicentesca della Deposizione arricchiscono l'ambiente. La luce filtrata dalle vetrate e le sculture in bronzo di Santi conferiscono al luogo un'atmosfera di raccoglimento e spiritualità.

Agrilocanda Val Campotto

Agrilocanda Val Campotto è un agriturismo immerso nella tranquillità delle Valli di Argenta, nel Parco del Delta del Po. Offre un'esperienza rigenerante per il corpo e la mente, con camere rustiche, cucina stagionale e genuina, eventi culturali e una bottega di prodotti locali. Un luogo ideale per riscoprire uno stile di vita a misura d'uomo, nel rispetto della natura e del benessere personale.

Agrilocanda Val Campotto è anche il cuore pulsante di QUIN, la prima filiera italiana della quinoa biologica. Fondata dall'Azienda Agricola Tundo Sebastiano, QUIN coltiva quinoa con metodi sostenibili, senza pesticidi o concimi chimici, promuovendo una filiera corta che valorizza le piccole aziende agricole locali. I prodotti derivati, come pasta, farine e snack, sono naturalmente senza glutine e rappresentano un'alternativa sana e a km zero.

In aggiunta, questa realtà offre uno sconto speciale sui pasti, sul pernottamento e sui prodotti della loro botttega ai giocatori che completano il nodo esplorativo presso le loro vicinanze, valorizzando così l’esperienza e l’impegno nella scoperta del territorio.